La scelta di praticare un'apicoltura così antica e tradizionale come quella della transumanza, anziché un'apicoltura stanziale, è stata ardua.
Senza nulla togliere a chi compie un'apicoltura stanziale, ho voluto scegliere un'apicoltura nomade perchè mi offre la possibilità di spostare le api se sono a rischio, fare più varietà di miele, in più quantitativi, seguire i flussi nettariferi, oltre che mi permette in caso di mancanza di raccolto, di non nutrire le famiglie per salvarle dalla fame, ma di spostarle su altre potenziali fioriture.
Tutto ciò inoltre mi da l'opportunità di imparare quotidianamente, dalle api in primis, ma anche dall'ambiente, dalle piante, dai fiori.
E' una sfida continua, complessa, impegnativa, costosa, ma appunto che offre una resa qualitativa maggiore, ma soprattutto che mi arricchisce e che mi insegna tanto.
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