il miele cristallizza in base alla componente di glucosio e fruttosio; più è alta la percentuale del primo e più risulterà cristallizzato. La cristallizzazione è un processo naturale legato quindi alla composizione chimica di un miele, diversa per ogni tipologia (il miele d'acacia per esempio cristallizza molto lentamente, mentre il miele d'edera solidifica addirittura già nel favo) e non alla qualità del prodotto, contrariamente a quanto si possa pensare. Il miele che troviamo spesso nella grande distribuzione, di composizione molto liquida, in realtà subisce una pastorizzazione, ovvero un processo di riscaldamento industriale, basato sul calore diretto, per rendere il miele liquido, che permette una conservabilità maggiore distruggendo eventuali microorganismi, ma altera anche la componente enzimatica e le proprietà antibiotiche ed antibatteriche, che lo rendono un alimento così speciale
il miele va conservato semplicemente a temperatura ambiente, non occorre tenerlo in frigorifero; è ovviamente da tenere lontano da fonti dirette di luce e calore
l'Italia vanta un alto primato sulle varietà di mieli uniflorali presenti, oltre 50 e sui quantitativi di produzione (5a in Europa, dopo Romania, Spagna, Ungheria e Germania - fonte Relazione della Commissione Europea, Bruxelles, 7.12.2016 ); i più noti: acacia, castagno, eucalipto, millefiori, melata, girasole, agrumi, tiglio, sulla
i sei Stati UE che hanno più alveari sono: Spagna, Francia, Grecia, Romania, Italia e Polonia
Le risposte ai dubbi più frequenti: curiosità sul miele
Aggiornamento: 26 nov 2019
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